La storia di San Giacomo Po
L'abitato di San Giacomo Po fino agli inizi del Novecento, era localizzato a ridosso del Po: le continue inondazioni hanno determinato il trasferimento dell'abitato nel luogo dove ora si trova.
La Chiesa parrocchiale, dedicata a San Giacomo Maggiore apostolo, è costruita a partire dal 1904 ed è benedetta nel 1907. Molte parti del materiale per la nuova costruzione provengono dalla vecchia chiesa i cui resti sono ormai sommersi dal Po. Il campanile in calcestruzzo armato è realizzato nel 1950 in sostituzione del precedente addossato al tempio. Di un fatto toccante la comunità di San Giacomo Po si è resa protagonista nel 1955. Le otto nuove campane del campanile vennero costruite in parte a spese dei parrocchiani e in parte con offerte provenienti da altre zone d'Italia e dalla Germania, affinchè il loro suono possa eternare il ricordo dei soldati morti nell'attraversamento del fiume durante il II conflitto mondiale.
L'edificio, di stile neogotico, ha una facciata a due spioventi con protiro pensile sopra l'ingresso coronato da un rosone stellare. L'interno a croce latina, ha un'unica navata suddivisa in tre campate e conclusa da un transetto. A metà Novecento, su iniziativa del parroco Alcide Gelati, sono realizzati l'altare e l'arredo della sagrestia.
Nel transetto si trova la parte di una tela più ampia con una Madonna in trono tra Santi dell'inizio del secolo XVIIi. L'organo è di Agostino Benzi e figli di Crema.
A seguito del terremoto del 29 maggio 2012, la Chiesa ha subito forti danni; è stata poi messa in sicurezza ed è quindi ora agibile, anche se si dovrà intervenire con lavori di risanamento strutturale.
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Domenica 3 aprile 2017, dopo quasi quattro anni di silenzio e un complesso lavoro di restauro, le campane di San Giacomo Po sono tornate a suonare. Dopo la Guerra Don Alcide Gelati con i suoi concittadini recuperò le salme dei militari tedeschi morti nel fiume Po e invitò le loro famiglie nella giornata di commemorazione dei Caduti italiani. Ancora oggi, ogni anno, una delegazione fa visita a San Giacomo per rendere omaggio ai propri Caduti. Nel 1955 grazie anche alle offerte provenienti dalla Germania, vennero fuse le campane; da allora, alle nove di sera, l’ora di notte, il campanone suona in memoria anche dei soldati tedeschi morti nel Po.
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Dopo i lavori di ristrutturazione, domenica 9 giugno 2019 è stato inaugurato con il concerto dell'organista Claudio Leoni, l'Organo "Agostino Benzi e figli". Il restauro, durato dieci mesi, è stato portato a termine dalla ditta Silvio Micheli.